dominatedloveslave |
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| 1 ho modificato il primo capitolo per cui lo riposto... 2 ho scritto il 2 capitolo...
Cap 1
Mancava poco all’atterraggio all’aeroporto di Montreal… Mancava poco a quando avrebbe finalmente rivisto il suo più caro amico che nei cinque anni in cui era stata a New York era diventato famoso in tutto il mondo… Quando atterrò iniziò a nevicare…del resto era febbraio…ed era normale la neve in Canada in quel periodo dell’anno… Percorse il lungo corridoio fino all’entrata dell’aeroporto con il cuore in gola pensando a come sarebbe di sicuro stato diverso dopo cinque anni il suo migliore amico… Fisicamente non avrebbe avuto sorprese perché i giornali erano piene di sue foto degli altri Simple Plan…e lei stessa ne aveva incopertinate alcune. Si guardò in torno preoccupata pensando che forse non fosse potuto venire…poi,ad un tratto, si sentì chiamare… “Viky…” “Pierre” disse la ragazza. Si voltò subito per vederselo correre in contro… Lei gli saltò in braccio e lo strinse fortissimo…si stavano praticamente strangolando a vicenda… “ciao…” erano felicissimi….dopo tanto finalmente potevano riabbracciarsi… Lui non la fece scendere e lei non chiese di farlo…la teneva ancora in braccio e cominciarono a parlare come se niente fosse…fortuna che il luogo era deserto… “come stai Sexy Boy?” “benissimo…” “devi farmi qualche autografo per le mie amiche…” “certo Duffy…” “dio quanto mi sei mancato…” Si abbracciarono di nuovo senza prendere minimamente in considerazione di togliersi da quella posa… “a me è mancato qualcuno da chiamare Duffy e da prendere in giro…” “il solito deficiente…” Fu il colpo di tosse di Seb a riportare i due con i piedi per terra… “no scusate…non avevo niente da dire…ho solo preso il raffreddore…” Pierre mise la ragazza a terra senza il minimo sforzo…era più leggera di una piuma… La ragazza corse ad abbracciare Jeff e Chuk che stavano aspettando di essere considerati da mezz’ora… “ti sei ricordata di noi allora…” disse Chuk. “No…solo che siete famosi e i personaggi famosi si abbracciano tutti…” “che spiritosa…” disse Jeff mentre si soffiava il naso… “lo so…-poi sorrise-sai Jeff?con quel raffreddore dovresti coprirti bene” “ma se ho due maglioni e una giacca caldissima addosso!”il ragazzo aveva un’aria interrogativa e fissava Victoria negli occhi… “si…ma in testa non hai niente…-mise la mano sulla testa rasata dell’amico-brrr che zucca fredda…” “sempre più simpatica vero?” Pierre e Chuk scoppiarono a ridere… mentre David e Seb guardavano quella ragazza in modo strano…Seb,come si guarderebbe una matta,David come si guarderebbe una bella ragazza divertente e stravagante… Duffy porse la mano a David che si incantò a guardare quei grandi occhi verdi che lo fissavano curiosa…e lei pensò che era molto più carino da vicino che in foto… “ciao io sono Victoria ma mi puoi chiamare Duffy…” “Duffy?” “si…” “come Duffy Duck?” “esatto…il nome viene da lui…” “io sono David…” Poi si rivolse a Seb dicendo “ciao…come stai?è un po’ che non ci si vede vero?” e abbracciò anche lui… David allora gli chiese come facesse a conoscerla… “quando è uscito l’album due anni fa Pierre si è fatto accompagnare da lei a New York…” “Pierre sto morendo di fame…” “andiamo a casa che ti preparo una cenetta magnifica…” “hai imparato a cucinare senza incendiare la cucina?” “non l’ho mai fatto…” “certo come vuoi…” Poi si rivolse a David… “quando eravamo più piccoli stava provando a cucinare e incendiò tutta la cucina…” David stava per scoppiare a ridere quando Pierre trascinò via la ragazza per un braccio per evitare raccontasse altro… “stai zitta…” “si è la mia preferita…è il testo più figo dell’album…” “non raccontare niente…per favore…” La ragazza mise un braccio intorno alla vita di Pierre e disse:”certo signor Bouvier” E si avviarono tutti verso casa…per passare una serata che sarebbe stata di sicuro divertente…non c’era niente che a quei pettegoli di Seb,Chuk,Jeff e soprattutto David piacesse fare,più che prendere in giro il povero cantante…
Cap 2
Pierre cucinò come promesso,ringraziando il cielo si ricordava come cucinare dalla sua esperienza di lavoro in un locale barbeiqu, e poi accompagnò Viky al piano di sopra per farle vedere la stanza… Stava per dire che era stupenda quando notò una cosa sulla parete… “Pierre?” “tesoro?” “perché c’è un tuo poster parietale sul muro?” Nel frattempo erano arrivati gli altri che aspettavano di sapere quale scusa avrebbe trovato l’amico… “beh…” “si?ti ascolto…” “ho pensato che volessi avere una mia foto come quand’eravamo piccoli e in camera tua ne tenevi una della settimana passata in barca…” “si…ma quella era di quindici centimetri…no tre metri per quattro…” “dai non è brutta…” “Pierre tu vieni sempre bene in foto…o quasi…ma non è questo…” “e cosa?” “sai…cambiarmi davanti ad una tua faccia delle dimensioni di una casa non è esattamente lo stesso…” “ok…a me però non dispiacerebbe…” “a me si…” Sorrise e guardando la ragazza che lo fissava cercando di assumere un aria minacciosa ma inutilmente le disse… “ascolta…adesso è tardi…puoi cambiarti in bagno e poi domani la tolgo…ok? “come vuoi…” I ragazzi fermi sulla porta pensarono che sta volta era stato meno coglione del solito…e data la buona notte alla ragazza se ne andarono a dormire nelle loro stanze. Pierre si avvicinò alla ragazza che ormai rassegnata a dover passare la notte osservata da quella foto immensa,sorrideva all’amico… Il ragazzo l’abbracciò e le diede un bacio sulla fronte. “buona notte mostriciattolo…” Pierre si voltò e aprì la porta… “Pierre?” “si?” “sono ancora un mostriciattolo?” Il ragazzo sorrise voltandosi… “direi di no…” “ok….buona notte sexy boy…” “notte…” “non mi chiedi se sei ancora sexy?” “non credo ci sia bisogno…” “cretino…” Pierre chiuse la porta dietro di se.ma poco dopo qualcuno bussò alla porta… “si un attimo…” “ciao…” “ciao…ho pensato che forse non volevi passare tutta la notte con Pierre che ti sovrastava…” “in effetti…entra…” Chiuse delicatamente la porta alle spalle del ragazzo… “mi passi la sedia?” David salì cercando di arrivare all’estremità più alta della foto ma perse l’equilibrio e si ritrovò col sedere per terra… E mezza faccia del cantante in mano… “non ridere…guarda che fa male…” “scusa David ma sei troppo buffo…” “Duffy tutto ok?” “si Pierre…scusa ma sono caduta giù dal letto…” “ok….notte” “notte…” Si girò verso David ancora steso atterra e gli porse al mano… “dai alzati…” Si ritrovarono vicinissimi… “scusa…adesso fa ancora pi impressione…” “dai…almeno adesso ha solo la bocca…” “allora vado…o Pierre mi ammazza…” “perché?” “perché dice che con le donne sono un cafone…” La ragazza sorrise di nuovo…e si sedette sul letto…David notò solo adesso che era davvero stupenda…era nel buio…c’era solo la luce della luna e lei aveva una camicia da notte bianca che la faceva sembrare una fata… “David?” “si?” “ma voi cinque vivete tutti assieme?” “si…da un po’ormai…solo Pat vive da solo…posso farti una domanda?” “certo…” “perché vivi a New York?” “per lavoro…un lavoro che amo…io amo la musica e questo lavoro mi ci fa stare dentro…” “e cosa fai?” “lavoro per Rolling Stone” “come mai non ci hai mai intervistato tu?” “perché conoscendo Pierre,Chuk e Seb da una vita sentivo di non poter lavorare come avrei voluto…” “chi hai intervistato?” “allora…Robbie Williams…Green Day…Good Charlotte…Backstreet Boys…Blink…Sum 41…Avril Lavigne…in effetti mi mancate solo voi…” “uau…i miei artisti preferiti…beh…con Avril ci avete fatto alcuni concerti no?” “si ma con i Green Day no…” “considerando quello che hanno fatto ai Blink durante il Pop Disaster Tour…ritenetevi fortunati…” “in effetti…” Si guardarono in silenzio per un po’ e poi Duffy disse… “adesso è tardi…dovrei dormire…” “certo…scusa…posso un’ultima cosa?” “si…” “perché ti chiamano Duffy?” La ragazza sorrise…“vuoi che tutti i misteri siano svelati in una notte?” “hai ragione…notte…” “notte David…”
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