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LadyPictureShow
» Posted on 30/4/2008, 13:12




Allora questa è solo la prima parte devo continuare con tutto il resto della canzone ^_^ spero vi piaccia come inzio...avevo promesso una storia con Pierre ed eccoci qui.

Prima Parte

Il concerto sta per iniziare. Ormai manca poco più di mezzora. I ragazzi sono chissà dove e io me ne sto seduto su questo amplificatore a pensare ancora una volta a quel giorno passato insieme.
È ancora come se fosse successo solo ieri. Ricordo ogni dettaglio.
Mi svegliò che fuori era ancora buio e quando aprii un occhio a guardare la sveglia sul suo comodino vidi che erano solo le tre del mattino.
-Pierre? Pierre sei sveglio?-
-anche se ti dico di si sto lo stesso dormendo…- risposi voltandomi dall’altra lato per non essere accecato dalla luce della sua bajour.
-Pierre dai svegliati…dico sul serio…-
Mi misi a sedere cercando di mettere a fuoco il suo viso nella semioscurità della stanza.
-che c’è?-
-andiamo-
-andiamo?-
-si…-
-dove?-
-via…prendiamo la macchina e ce ne andiamo…più lontano che possiamo-
-perché così di fretta?-
-perché domani parto e non ci rivedremo per chi sa quanto-
Si voltò e mi tirò i pantaloni -sbrigati ti aspetto in macchina…-
Non mi diede il tempo di rispondere. Prima che potessi dire qualsiasi cosa la sentii scendere di corsa le scale.
A pensarci adesso, riprenderei ancora la stessa decisione di seguirla ovunque pur di stare con lei.
Così mi vestii e scesi di sotto.
La porta era aperta e lei non c’era.
Doveva essersi vestita prima di svegliarmi.
In un modo o in un altro riusciva sempre a stupirmi facendo queste cose dettate solo dal suo istinto.
-ce ne hai messo di tempo- mi disse con un sorriso mentre salivo in macchina.
-dove andiamo?-
-ci pensiamo dopo-
Le sorrisi e lei accese la radio.
La città era immersa nel silenzio tranne qualche macchina che di tanto in tanto ci passava accanto.
Ben presto fummo lontano dal centro abitato e prendemmo l’autostrada anche se non sapevamo ancora dove fossimo diretti.
-quando andrò via…- disse quando ormai eravamo in macchina già da tanto.
-vuoi sapere cosa ne sarà di noi?-
-solo se mi ricorderai-
-siamo qui perché…-
-volevo che avessimo un giorno tutto nostro da ricordare…-
Mi voltai a guardarla mentre oltre i finestrini la luce dell’alba si iniziava a fare viva.
Lei guardava fuori. Gli alberi che le sfrecciavano accanto-
-però forse è meglio non pensarci adesso-
-No…forse no- le risposi tornando a guardare la strada vuota che ci stava davanti.
-tu e Chuck formerete un’altra band tutta vostra come dicevate?-
-credo di si…-
-allora lascerai davvero i Reset?-
-voglio seguire Chuck…provare a farcela con lui…insieme come sempre-
-magari la prossima volta che vi vedrò avrete la security e tutto il resto-
La vidi sorridere quando si voltò verso di me.
Le prime luci del mattino le fecero risplendere i capelli biondi che le ricadevano sulle spalle e mi sembrò bella come non mai.
 
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i'd do anything
» Posted on 30/4/2008, 13:44




tu
all'opera
questa meraviglia divina di storia deve continuare perchè io Lara sto piangendo per la dolcezza delle parole,per quelle frasi che si completano da sole,amo tutto questo,quella canzone,questa storia e amo te...
 
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LadyPictureShow
» Posted on 30/4/2008, 14:12




oh chicca mia mi fai commuovere se dici così :pierresmile: sono felicissima che ti piaccia...mentre scrivevo pensavo "adesso devo essere brava perchè alla Chicca piace tantissimo questa canzone" per cui spero di non fare disastri :D
 
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i'd do anything
» Posted on 30/4/2008, 16:31




hai ragione amo quella canzone per me è significativa e la storia è iniziata alla grande...grandissima more
 
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PoisonAndKerosene
» Posted on 30/4/2008, 16:42




Oh sis non so dirti quanto mi piaccia...è una cosa incredibile, ogni volta mi lasci estasiata..non voglio mai arrivare alla fine di quello che scrivi perchè rimango sempre con quel misto di nostaglia, tristezza e dolcezza che è insieme bello e brutto..dio sis continua presto...e poi adoro questa canzone..e tu sei incredibile sempre
 
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LadyPictureShow
» Posted on 30/4/2008, 16:52




oh la Little-Sis arrossisce...te mi riempi sempre di tanti complimenti ^_^ grazie mille sis ^_^ vado avanti prestissimo ^_^
 
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i'd do anything
» Posted on 30/4/2008, 16:56




quoto tutto quello che ha detto Ely...vorrei che i capitoli non finissero mai perchè voglio subito sapere come va avanti...
 
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LadyPictureShow
» Posted on 16/7/2008, 01:18




Scusate per l'attesa!
Spero che sarà worth it! E prometto che per finirla ci metterò meno tempo sta volta!

Parte Seconda

Come accade nei film, proprio quando ci eravamo lasciati l'ultimo distributore alle spalle ormai da un pezzo, la macchina iniziò a muoversi a scatti finché non si fermò al centro della strada che fortunatamente era deserta.
Scendemmo insieme e io alzai il cofano come se ci avessi mai potuto capire qualcosa di motori e lei mi guardò e si mise a ridere.
Una risata così carica di gioia che al solo pensarci adesso mi fa sentire ancora di più la sua mancanza perchè dopo quel giorno ho sempre avuto l'impressione che non potessi ancora essere pienamente felice, di quella felicità che ti fa ridere finché la pancia non fa male e gli occhi non ti lacrimano.
-vuoi continuare a fare finta di sapere dove mettere le mani?- disse portandosi i capelli su una spalla e venendomi vicino.
Mise le mani tra le ginocchia e si piegò in avanti come a voler imitare la mia postura.
-mmm- disse dopo qualche secondo -abbiamo un problema con il carburatore-
-dici?-
-se sapessi cos'è…nei film quando una macchina si rompe è sempre il carburatore-
Si voltò appoggiandosi alla macchina e fissando la strada davanti a noi.
-camminiamo-
-è lontano il distributore-
-si ma ci sarà una cittadina da qualche parte...camminiamo e basta...-
Si sfilò le scarpe dai piedi tenendole in mano e iniziò a camminare davanti a me mentre il sole era ormai alto nel cielo.
Iniziai a seguirla ma poi si voltò e mi sorrise -Bouvier non puoi lasciare la macchina così...spingi! Avanti!-
Si fermò e restò a guardarmi mentre trovando una forza che non sapevo di avere, spinsi la macchina finché non fu nell'erba lontano dalla corsia della strada.
Le andai vicino e lei mi sorrise ancora prendendomi sotto braccio e iniziammo a camminare standocene un po’ in silenzio e un po’ parlando.
Dopo quella che sembrò una giornata intera ma che era stata solo un’ora, arrivammo davanti al cartellone di una piccola cittadina. Probabilmente “villaggio” sarebbe il modo migliore per definirlo.
-benvenuti a Delay…suona bene-
-suona lugubre- le risposi.
Ma lei neanche mi sentì.
Aveva già fatto qualche passo e si trovava oltre il cartellone.
-sai che se ci rapissero e ci uccidessero nessuno ci troverebbe mai?-
-Pierre…- si voltò incrociando le braccia al petto e alzando un sopracciglio come sempre -ma dai! Che cretino-
La raggiunsi e riprendemmo a camminare.
-non c’è niente qui-
-non ci serve niente- disse sorridendo per poi darmi un bacio a fior di labbra.
Le strade erano deserte ma su tutti i negozi, la scritta diceva “OPEN!” e quando arrivammo davanti ad un piccolo drug-store, entrammo.
Il campanello attaccato alla vecchia porta di legno fece voltare il vecchietto dietro al bancone.
-salve- gli disse con un sorriso prima di tirarmi per la mano sul retro con lo sguardo fisso del vecchio addosso.
-aspetta dobbiamo chiedere di un telefono per chiamare e farci venire a prendere!-
-non importa farsi venire a prendere-
Mi tirò a se e iniziò a baciarci ma il vecchietto fece cadere un grosso libro e ci mettemmo a ridere rompendo quel bacio.
-non era destino facessimo queste cose in pubblico- disse iniziando a girare tra gli scaffali.
Si fermò davanti una di quelle torrette girevoli con gli occhiali e ne prese un grosso paio rosso pieno di brillantini rosa.
-mi stanno bene?-
-come a Liza Minelli-
-che scemo che sei…sempre lì a scherzare-
-perché adoro vederti sorridere-
Smise di ridere e si bloccò cercando di assumere un espressione seria dietro a quei grossi occhialoni.
-non devi dirmele queste cose carine…non adesso-
-perché?-
-perché poi andrò via…torneremo a Montreal e ci lasceremo…e io non avrò chi mi dice queste cose e la tua mancanza sarà già abbastanza grande senza che io abbia il ricordo delle cose carine che dici-
Ci guardammo per qualche secondo poi saltellò verso la cassa e comprò quegli assurdi occhiali.
Nel negozio seguente prendemmo due cappelli colorati e per la fine della strada avevamo finito i soldi.
-adesso siamo fregati- dissi rimettendo il portafogli ormai vuoto in tasca.
-adesso ci siamo divertiti…quando ti mancherò, ripensa a noi che camminiamo, io con le converse in mano e questi buffi occhiali e tu con quel espressione così tenera di preoccupazione in faccia…-
-quando mi mancherai non basterà pensare a questo-
-ma avrai a cosa pensare-
Come fa male adesso starmene qui a pensarci.
Al sorriso che aveva quel giorno. Prima che tornassimo a Montreal. Prima che tornassimo alla realtà.
Avevamo finito i soldi e non avevamo come tornare a casa ma se potessi farlo, darei tutto quanto via per poter tornare a rivivere quegli istanti in un modo più vivo che solo come semplici ricordi.
 
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PoisonAndKerosene
» Posted on 16/7/2008, 01:23




Oddio Sis è qualcosa di spettacolare. Dire che mi è piaciuta è un eufemismo. E' meravigliosa.
Tu e queste idee....vi adoro! Non importa se ci hai messo tanto, ne è definitivamente valsa la pena :D
*_______* mi hai lasciato ASTONISHED
 
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la TORMENTATA
» Posted on 16/7/2008, 21:27




woaaaaaaaawwwwwwwwwwwwwwww O.O ma è stupendissima cacchio!!!!
è troppo bella,e per l'ennesima volta ripeto che scrivi troppo bene !!!!!!!!!!!
bellissima ti prego continuaaaaaa
 
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i'd do anything
» Posted on 16/7/2008, 23:26




ho dei brividi assurdi,tu ci vuoi morte...è qualcosa di unico e speciale...chicca ti prego continua è stupenda,la migliore in assoluto!
 
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LadyPictureShow
» Posted on 6/1/2009, 01:08




Terza Parte

- Chiedi a quel vecchino- mi disse, mentre continuavamo a vagare per le strade deserte della città.
- E cosa gli dico? Non avremmo comunque come pagare il suo aiuto-.
- Ti lamenti troppo- disse sorridente e si avviò verso il signore che se ne stava ad occhi chiusi sul portico di casa dondolandosi su di una vecchia sedia.
Restò lì a parlare per qualche minuto, regalando sorrisi al vecchietto che sembrava felice di poter parlare con qualcuno di nuovo e poi tornò da me ridendo.
- Ci darà un passaggio fino al distributore, gratis- aggiunse in fretta prima che potessi chiederlo. - E da lì chiameremo Chuck e ci faremo venire a prendere-.
- Perderai l'aereo-.
- Non importa. Quando un aereo devi prenderlo, ce ne sarà sempre uno pronto a partire-.
Sorrise voltandosi e aspettò che l'anziano signore ci raggiungesse e ci guidasse verso la propria auto che si rivelò essere in realtà un camioncino.
- Sarà divertente. Ci sediamo dietro. Vieni Pierre-.
Mi tirò per la mano, senza lasciarmi il tempo di lamentarmi.
Mentre il vento le accarezzava i capelli, quando eravamo ormai in viaggio da un pò, mi persi a fissarla.
Ogni volta, guardandola, quando incrociava il mio sguardo, avvertivo una strana sensazione pervadermi, come se un fuoco mi si accendesse dentro e il calore arrivasse ad ogni parte di me.
Era come se tutto andasse a posto, ogni cosa la percepivo nel modo giusto e non è più stato lo stesso.
Da quando se ne andò, non ho più provato tutte quelle sensazioni. Vorrei poter avere ancora un giorno da passare in quel modo. Così semplice... così completo.
E me ne sto seduto qui adesso, pensando a tutte quelle cose ormai così lontane in un tempo che forse, in un modo o in un altro, era stato nostro molto più di quanto fossimo in grado di capire allora.
E ogni volta, me ne rendo conto sempre di più, non ci sarebbe nulla, nulla al mondo che non farei per avere un altro giorno con lei. Soltanto un altro giorno e ho la certezza che in quel caso, cercherei di fare tutto per poter cambiare il finale della nostra storia, ma se è vero che le nostre vite sono pagine di un libro che va scritto giorno dopo giorno, sarei pronto a giurare che quella giornata non fu il nostro finale.
Un finale, forse, non lo abbiamo mai avuto, o molto più semplicemente, mi piace credere che siamo noi a decidere quando mettere fine alle cose.
Troppo ottimista probabilmente. Troppo ingenuo.
Quando tornammo a Montreal e lei partì, restai per ore a fissare la scia tra le nuvole e quando anche quella fu sparita, capii che forse non l'avrei mai più rivista.
E' passato così tanto tempo.
Le nostre strade ci hanno portato così lontane negli anni passati e magari, anche se ci rivedessimo, non sarebbe mai lo stesso.
La gente cambia, le cose cambiano, e noi non saremmo mai stai l'eccezione a quella regola.
- Pierre...?-.
- Ehi Pat...-.
- E' tutto pronto. I ragazzi sono tornati in camerino, forse dovresti prepararti anche tu-.
Scendo dall'amplificatore e respiro profondamente.
- Arrivo-.
Mi guardo attorno, non sembra cambiato nulla dall'ultima volta in cui abbiamo suonato in quel posto. Magari alcune cose riescono a resistere al tempo... ai cambiamenti.
Inizio a seguire Pat, quando vado a sbattere in qualcuno.
- Scusami...-.
E le parole mi si fermano in gola.
- Tu...- dico senza crederci.
Magari sto sognando, magari ho sbattuto la testa...
- Io-.
Sorride.
... forse è tutto vero.

Fine
 
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i'd do anything
» Posted on 6/1/2009, 02:11




noooooooo come fine chicca????non può finire,mi hai fatto rimanere a bocca aperta cacchiarola,cioè si incontrano di nuovo,questo è il meglio dei meglio e tu ci sei riuscita come sempre a far finire una storia nel migliore dei modi!!!!
sei la migliore!!!
 
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PoisonAndKerosene
» Posted on 6/1/2009, 10:56




*______________* ho i brividi per questa one-shot, te lo assicuro..è wow..proprio wow...ha in sè tutto il significato della canzone, e tutta la sua dolcezza e malinconia e poi il finale...è fantastica...
 
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13 replies since 30/4/2008, 13:12   228 views
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