I'm Never Coming Back

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i'd do anything
» Posted on 23/5/2008, 21:12




chiccaaaaaaaa 'ccusa per il ritardo stavo studiando...cavolo che bello mi sembra un film,mi piace sempre di più...ti prego continua presto,mi fa troppo ridere in certi punti!!!!!!!!sei una capa!
 
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LadyPictureShow
» Posted on 23/5/2008, 21:16




ahahah grazie Chicca un giorno quando sarò diventata una ricchissima batterista (perchè come dice Chuck "it's all about the money") ne farò un telefilm...e che ne fai di "The Oc" e "Dawson's Creek" ah!
cmq seriamente sono felice che ti piaccia :D volevo appunto farla anche un pò umoristica ^_^
 
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i'd do anything
» Posted on 23/5/2008, 21:39




ti sta riuscendo davvero bene...ah amo queste cose!
 
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LustOfTheLibertines
» Posted on 24/5/2008, 00:55




Oh Siiiiiiiiiiis ahhahaahahahahhahhaa qui siamo ad alti livelli! ahahhahahhahahah la scena dell'inizio XD e poi che ti eri scordata che avevi un lavoro e di Pierre che veniva ahahahaahhaaa la amo la amo la amo questa ff pazza e te che sei ancora più pazza! :D <3<3
 
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LadyPictureShow
» Posted on 24/5/2008, 03:14




Capitolo 8

-dove lavori?- mi chiese Pierre mettendo in moto la macchina.
-all'Eaton Centre...nel negozio di cd dove andate a firmare autografi...-
-ah conosci Patrìck allora...-
-già...tipo strano...-
-ehi non puoi dire "strano" riferito a una persona...-
-perchè?-
-perchè a te da fastidio...prima ho avuto paura volessi tirarmi un ceffone...-
-in effetti a volte mi capita di dare qualche schiaffo...-
Si voltò a guardarmi con un aria tra il divertito e lo stranito -davvero?-
-si pensa che una volta avevo una maglietta che mi ero fatta io che diceva "I'm the slap's bitch! Don't get me mad!"-
-adesso potrei davvero dirlo che sei strana...-
-beh nell'essere normali, del tutto normali intendo, non c'è niente di divertente...-
Scosse la testa ridendo -forse hai ragione...non sono il tipo più equilibrato del mondo...-
-perchè? qualche storia di pazzi in famiglia?-
-una persona del tutto equilibrata non metterebbe su una band e scriverebbe canzoni su una aliena...-
-ma se è bellissima-
-il tuo parere non conta-
-perchè?-
Si voltò verso di me con un mezzo sorriso in viso e disse -perchè abbiamo appurato che nessuno dei qui presenti è normale...- tornò a guardare la strada e poco dopo fummo nel parcheggio dell'Eaton Centre.
-allora ci vediamo sta sera a casa...-
-se lo dici così sembra che viviamo assieme...-
-vero allora meglio "allora ci vediamo per dipingere le mura della casa che è tua e non nostra amica mia..."- disse alzando un pò la voce e mettendo la testa fuori dal finestrino.
Aveva un modo di fare totalmente strampalato.
Sorrideva sempre ed era quel tipo di ragazzo che ti ispira subito fiducia.
Mentre lo salutavo e entravo nel centro commerciale mi chiesi se fosse normale sentirsi così a proprio agio con un ragazzo che si conosceva solo da ventiquattrore.
Andai sulle scale mobili lanciando qualche occhiata ai negozi che scorrevano lentamente ai lati mentre salivo e continuavo a dirmi che stava andando tutto troppo bene e mi ripetevo che prima o poi la grande poca fortuna che mi avevo assistito fino al viaggio in Canada sarebbe tornata.
Ma le cose che mi piacevano di più del vivere lì erano l'avere un'amica totalmente fuori di testa che conoscevo da pochissimo ma che sentivo davvero vicina molto più di tutte quelle con cui mi ero convinta di avere una vera amicizia e,forse,anche avere quel certo amico che si era offerto di imbiancarmi casa anche se il buon senso mi diceva che era meglio non iniziare a farsi uno dei soliti film come era sempre successo per poi accorgermi ancora una volta che non avevo capito niente.
Non sapevo neanche se aveva una ragazza e comunque stessero le cose o si sarebbero messe avercelo come amico era più che sufficiente.
-buon giorno sei puntuale...ottimo inizio...- mi disse Patrìck appena entrai nel negozio -tieni caffè...- continuò dandomi una grossa tazza in mano.
-buon giorno anche a te e grazie per il caffè...-
-ho pensato lo avessi già preso ma ho anche pensato che forse da buona italiana ti piaceva berne tanto...-
-diciamo che è l'unica cosa che bevo...- mi tolsi la giacca mettendola dietro la cassa.
il negozio come il resto del Centro Commerciale era ancora deserto i clienti non sarebbero arrivati prima delle dieci e mezzo il che mi dava abbastanza tempo per poter imparare cosa avrei dovuto fare.
-allora prima dividi i nuovi cd che sono arrivati...cioè prima metti le etichette del prezzo e poi li dividi per genere e poi in ordine alfabetico...-
-avete i Sex Pistols nel metal? e i Backstreet Boys nel rock?-
-oh non fare quella faccia sconvolta...è stato il ragazzo che oh licenziato l'alta settimana...-
-per questo immagino...-
-no perchè arrivava tardi...la disposizione fatta così è perchè non avevamo più posto nel rock...-
-e non potevate mettere i Sex Pistols al posto dei Backstreet Boys?-
-e metterli nel metal? se non altro i Pistols avevano l'amore per Alice Cooper che non li fa sembrare del tutto fuori posto in quello scaffale...-
-è assurdo lo stesso...- dissi prendendo alcuni cd e andando agli scaffali per sistemarli.
L'intera giornata passò più o meno nello stesso modo.
Cd da ordinare, ragazzine a cui spiegare che lo scaffale del Pop era quello adatto a Avril Lavigne e genitori che cercavano di azzeccare il Cd da regalare al proprio figlio.
Quando alla sera le luci dei negozi circostanti al nostro iniziarono a spegnersi tirari un grosso sospiro di sollievo.
-allora a domani...- mi disse Patrìck mentre abbassava la saraciensca -no aspetta oggi che giorno è?-
-sabato-
-allora ci vediamo lunedì-
-perchè il Centro Commerciale è chiuso di domenica?-
-no ma domani devo andare via per cui tengo il negozio chiuso...fai conto che sia il tuo primo giorno di vacanza...-
-allora a lunedì-
Arrivai davanti alla porta scorrevole che dava all'esterno.
Mi chiusi la giacca e poi mi avviai alla fermata dell'autobus lì vicino.
Dopo aver fatto qualche passò sentii il telefono nella borsa suonare -pronto?-
-Aedie sono Aelie...ti veniamo a prendere aspetta alla fermata dell'autobus-
-veniamo?-
-si Pierre continuava a dire "ma non è tardi?" e così ti veniamo a prendere- sentii la voce di Pierre dirle "smettila di prendermi in giro" e poi mi venne da ridere -ok allora vi aspetto...-
-abbiamo una sorpresa...-
"non dovevi dirglielo..." disse ancora Pierre.
-faccio finta di non aver sentito...mi raccomando fate presto che si gela...-
-arriviamo...-
Chiusi la chiamata infilandomi le mani in tasca e sedendomi sulla panchina della fermata.

 
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LustOfTheLibertines
» Posted on 24/5/2008, 03:24




Oddio Sis..l'ho già detto che questa storia mi provocherà infarti a non finire..la amo troppo...è così VERA...cioè è incredibile..mi emoziono veramente un sacco...e poi il tuo stile è veramene impeccabile..e poi non smetterò mai di dirti quanto adoro i tuoi dialoghi! Ahahahahaaah cioè sono fantastici! oooohh e adesso la sorpresa?? *________* aaaaaaa qui se non continui presto impazzisco!
 
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LadyPictureShow
» Posted on 24/5/2008, 03:43




ahah sissina mia adorata ahahahha no ma i dialoghi mi escono di getto cioè arrivo a 8 battute di seguito e poi mi blocco e mi dico "ma che hai scritto così di colpo" e il risultato sono sti dialoghi che sono assurdi ahahahahh ma è esattamente il mio modo di espirermi ahahahh per cui sono felice che ti piacciano così tanto...oh per un capitolo che oh in mente ci saranno tanti dialoghi ma devi aspettare aaahhahah
 
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LustOfTheLibertines
» Posted on 24/5/2008, 03:45




ahahhahahahahhaha dio la mia sis pazza e adorabile! *________* non vedo l'ora! NON VEDO LA CAZZO DI ORA!
 
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LadyPictureShow
» Posted on 24/5/2008, 03:53




hahahha vedrai...il fatto è che ho tutte le scenette in testa come se avessi guardato un episodio riassuntivo di un telefilm e tutto è confuso e io devo rimmetterlo insieme e allineare tutte le storie dei protagonisti...come scrivere una sorta di duetto...ammazza certo che faccio certi paragoni ahahahhahahha sono totalmente fuori di testa...cmq colgo l'occasione per chidere umilmente scusa se come rendo Pierre non è come probabilmente sarà davvero ahahahha
 
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LustOfTheLibertines
» Posted on 24/5/2008, 03:58




Oh anche io lo faccio sempre Sis! Che ho tutto l'ambaradan di scene in mente e devo sbrogliarle per benino :D

Ahahaaha cmq Pierre è perfetto! Totally Bouvier 100%­
 
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i'd do anything
» Posted on 24/5/2008, 06:47




non fate caso all'ora non avevo piu sonno e sono corsa giu per vedere se avevi postato!!!!Chicca ma è troppo bella,ho paura di diventare banale,ma cavolo mi piace troppo,come dice Ely i dialoghi sono perfetti,botta risposta...ah cacchio che bella!
 
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LadyPictureShow
» Posted on 25/5/2008, 21:33




Capitolo 9

-vedrai, ne sarai felicissima- mi disse Aelie sorridendo quando mi sedetti in auto.
-sicura?- le chiesi.
-certo...abbiamo fatto ricerche...passato tutta la mattina tra negozi e alla fine ce l'abbiamo fatta...siamo stati grandi- mi rispose continuando a ridere.
-ha a che fare con la casa?-
-troppe domande abbiamo detto che è una sorpresa- mi rispose Pierre svoltando nella nostra casa.
-per ricerche intendo che ho frugato nella tua borsa...Pierre non ha voluto ha detto che non stava bene frugare nella borsa di una ragazza anche se eri sua amica...- imitò la voce di Pierre e scoppiamo a ridere.
Pierre parcheggiò la macchina infondo al vialetto mentre Aelie andò ad aprire la porta di casa e ad accendere le luci del portico e dell'ingresso.
-adesso che entriamo non devi guardare...- mi disse Pierre aprendomi lo sportello della macchina.
-prometto di non sbirciare- dissi chiudendo gli occhi.
-non ci fidiamo faccio io...- sentii le sue mani freddissime coprirmi gli occhi -non ti faccio andare a sbattere promesso-
Iniziammo a camminare verso casa e dopo che fummo entrati sentii Aelie chiudere la porta e poi salire sulle scale davanti a noi.
-apri la porta...- le disse a bassa voce Pierre.
-ecco fatto...adesso puoi aprire...- mi disse Aelie.
Pierre tolse le mani e si mise vicino a Aelie.
Mi guardai attorno.
Le pareti che io avrei fatto di una leggera sfumatura di blu, erano coperte di immaggini sportive.
C'erano calciatori,rugbysti,ballerini tutto nelle tonalità del grigio e quasi in un angolo in basso al muro c'era la foto di Zidane che volgeva le spalle alle coppa del mondo.
-Pierre insisteva col dire che in Italia non giocate a rugby fortuna che io ho insistito e poi non voleva mettere la foto di Zidane ma diamine era la più bella di tutti i mondiali...-
-solo perchè hanno vinto gli italiani...ma la Francia...-
-ha fatto schifo Pierre- lo interruppe Aelie.
-perchè poi l'Inghilterra ha fatto...-
-sicuramente meglio se Beckam non sbagliava il rigore...-
Restai a guardarli mentre facevano finta di litigare e mi venne da ridere di cuore.
-siete due pazzi ma grazie mille davvero...-
-ti piace?- mi chiese Pierre.
-si...e Pierre- dissi guardandolo negli occhi -prometto di coprire la foto di Zidane rimettendo l'armadio-
-aiuterebbe grazie...-
-oh è stato frugando nella borsa che hai scoperto che tifo Manchester?- chiesi a Aelie.
-si...avevi lo stemma cucito all'interno...insieme a quello della squadra italiana...ma di quella non abbiamo trovato foto da portare dal tipo che ha fatto la carta da parati- mi rispose sedendosi sul letto seguita da Pierre.
-oh non importa quando domani arriveranno le mie cose ho lo scudetto da appendere...-
Mi guardai ancora attorno soffermandomi su ogni dettaglio delle foto della carta da parati.
-non so che dire davvero...siete stati fantastici...-
-volevamo darti li benvenuto come si deve...l'idea è stata di Pierre voleva fare qualcosa di carino per la sua prima amica italiana...- disse ridendo.
-beh grazie amico canadese e amica mezza francese e mezza newyorkese-
Mi sedetti sul letto fra loro due e ci mettemmo a ridere -non avrei mai pensato di venire in Canada e di conoscere in ventiquattrore due persone come voi-.
-strane?- chiese Aelie.
-no solo uniche...siete unici...-
Mi alzai e andai verso la porta -resti a cena Pierre?-
-certo che si mangia?-
-oh cucino io...no aspettate non sono capace...facciamo che ordiniamo qualcosa...- disse Aelie scattando in piedi.
-ok...-
Uscimmo dalla camera tutti e tre assieme scendendo di sotto.
-come è andato il lavoro?- mi chiese Pierre.
-benissimo...domani ho già il mio primo giorno di vacanze...-
-ecco...io invece devo trovarlo ancora il lavoro...- disse Aelie.
-che vorresti fare?- le chiese Pierre.
-non lo so...fare foto sarebbe perfetto...e magari pubblicarle su un giornale...tipo fotografa di bands o qualcosa del genere...-
Andammo in cucina.
Aelie e Pierre si sedettero al tavolo mentre io cercavo sull'elenco affianco al telefono il numero di un ristorante cinese.
Ogni volta che mi fermavo a guardarli mi sembrava di stare in un telefilm dove tutti sono amici oppure di aver trovato quasi una famiglia standocene lì tutti seduti a ridere e a dirci come ci era andata la giornata.
Era una sensazione stupenda come sentirsi a casa per la prima volta.

SPOILER (click to view)
La cosa di Zidane mi è venuta in mente perchè mi sono ricordata di quando dopo il mondiale misero il messaggio sul loro sito in cui si complimentavano con gli italiani anche se avevano fatto il tifo per la Francia ovviamente :D
 
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LustOfTheLibertines
» Posted on 25/5/2008, 22:40




*____________________* oddiooooooooooooo....
Ecco cosa mi ci voleva per stare meglio...adesso sto davvero molto meglio! Oh Sis è così vera..mi fa impazzire! E' come vedere ogni volta una puntata del mio telefilm preferito..è assurdo quanto mi piaccia..ti giuro che la adoro!
Continua prestissimo ti pregoooooooo *__________*
 
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LadyPictureShow
» Posted on 26/5/2008, 03:14




Per farla più reale nel capitolo ci sono picolissime frasi in francese ^_^ spero vada bene :D

Capitolo 10

Appena finimmo la nostra cena in cui Pierre aveva tentato di far capire a Aelie come usare le bacchette, il suo telefono suonò e quando tornò in cucina sembrava un'altra persona.
-devo andare...scusate...- aveva detto prima di uscire di casa e avviarsi in macchina.
Vidi che nella fretta aveva scordato la sua giacca nell'ingresso e così uscii fuori a portargliela.
-Pierre?- stava salendo in macchina quando lo chiamai e cercò di sforzare un sorriso quando mi vide.
-ehi-
-hai scordato la giacca...tutto ok?- gli chiesi mentre gliela davo.
-si non preoccuparti...-
-se domani hai da fare non serve che vieni ce la caviamo anche da sole...-
-certo che vengo ormai l'ho promesso...-
-sicuro che va tutto bene? hai cambiato espressione tutto d'un colpo...-
-solo stupide faccende che non mi decido di risolvere...o lasciare...-
-oh faccende? e queste faccende non hanno un nome femminile e magari sono alte e carine vero?- gli chiesi con un sorriso.
Mi guardò un attimo in silenzio prima di sorridere a sua volta questa volta senza sforzarsi.Sorrise semplicemente.
-può darsi...ci vediamo domani allora...-
-certo...notte Pierre...-
-notte...-
Salì in macchina e quando tornai in casa la sua auto era già sparita in fondo alla strada.
-che ti ha detto? ti ha baciato?- mi chiese Aelie appena entrata.
-no ma che...perchè doveva baciarmi poi?-
-certe cose non le notate voi ragazze italiane?-
-notare cosa esattamente?-
-lasciamo stare...domani viene vero?-
-si...-
-e sei sicura che non ti ha baciato?-
-al cento per cento...e poi...-
-poi?-
-credo abbia la ragazza...è stato vago...-
-questo vuole dire che gli piaci ma che non vuole fartelo sapere...-
-tua teoria?-
-mia teoria...-
-allora...- le dissi ridendo.
-dove vai?-
-a dormire...-
Salii su per le scale e quando entrai in camera mi fermai a guardare ancora tutti i muri.
Avevano fatto un lavoro perfetto ed era la cosa più carina che qualcuno avesse mai fatto per me.
Quando la mattina mi svegliai era presto.
Doveva aver nevicato durante la notte e tutti i tetti erano coperti da un manto bianco che faceva sembrare la città ovattata come uno di quei paesini delle palle di vetro.
Non cercai neanche di svegliare Aelie ma andai in cucina a preparare il caffè e latte.
Anche se era domenica la ditta di spedizioni mi aveva assicurato che sarebbe arrivato tutto per quel giorno e così avrei potuto davvero iniziare a vivere a Montreal come se non avessi mai vissuto in nessun'altra parte del mondo.
Mi venne in mente la mattina in cui me ne andai.
Non avevo neanche avvertito perchè era diventato tutto così sbagliato, lo stare lì, vivere in un posto che non era quello a cui sentivo di appartenere.
Mi ricordai di come non avevo provato nessun tipo di rimorso quando mi ero chiusa la porta di casa alle spalle ma semplicemente mi ero sentita un pò più vicina alla mia idea di libertà che avevo passato tanto tempo a progettare.
Presi la mia tazza e i cereali e la giacca e andai a sedermi sul dondolo del portico.
Non passò molto prima che un gruppetto di ragazzini corresse fuori dalla casa che stava di fronte alla nostra.
Quello che sembrava il più piccolo urlò -jete jete!- al ragazzino di fianco a lui che colpì in pieno il signore che spalava la neve davanti casa che si girò furioso verso di loro dicendo -stupide nourissons!- e loro scoppiando a ridere corsero via urlandosi l'un l'altro -cours cours!-.
Ero talmente presa a guardare quei ragazzini e a ridere che non lo vidi arrivare finchè non mi si sedette vicino.
-bonjour mademoiselle!-
-oh ciao Pierre...non ti avevo visto arrivare-
-sei sempre più strana...- mi disse con un sorriso.
-guardavo i bambini giocare con le palle di neve e non mi sono accorta della tua auto...-
Restammo un pò in silenzio prima che mi chiedesse -ti piace l'inverno?-
-se no avrei scelto Los Angeles per andarmene di casa no?- gli dissi ridendo.
-io ci vivo a Los Angeles...ma solo ogni tanto...preferisco stare qui...-
Anche lui si mise a guardare la casa di fronte.
I bambini erano tornati in dietro e si nascondevano dietro la siepe pronti ad attaccare di nuovo il povero vecchietto.
-come mai sei venuto così presto?-
-non riuscivo a dormire...-
-ed eri convinto che io o Aelie saremmo state in piedi per farti entrare?-
-non lei alle otto del mattino ma te ne ero certo...nel caso avrei fatto il giro sul retro come il primo giorno...sono sicuro che hai lasciato la chiave lì nel vaso...-
-ora che so che lo sai dovrò cambiargli posto...- gli dissi ridendo -vieni ti offrò il caffè anche stamattina...-
-ti è arrivata la tua macchinetta?-
-no e anche se fosse non te lo direi perchè se no bareresti e diresti che fa schifo anche se poi è il più buono che tu abbia mai bevuto...-
-touchè-
Ci alzammo dal dondolo ed entrammo in casa.
Pierre si sedette ad uno degli sgabelli del tavolo da cucina e io preparai il caffè per tutti e due -hai anche del lattè?-
-non hai fatto colazione?- gli chiesi aprendo il frigo e poggiando la busta di latte sul tavolo.
-no non mi andava a casa mia stamattina...troppo vuota...-
-cereali?-
-grazie...-
Ce ne restammo seduti lì a fare colazione finchè non scese Aelie in cerca di caffè e appena ci vide mi fece "rock-on" da dietro le spalle di Pierre prima di dire -buon giorno- e mettersi a sedere con noi.
 
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LustOfTheLibertines
» Posted on 26/5/2008, 08:39




*____________________* sis...io volo tra le stelle ogni volta che leggo un capitolo...sarà mai possibile?? Ti giuro li leggo sempre pianissimo per paura che finiscano subito e ogni tanto scorro fino in fondo per vedere quanto mi manca ancora e se mi manca poco, ricomincio a leggere dall'inizio :D adesso penserai che sono una psicopatica..ahahaha come se ce ne fosse bisogno..ma cmq sis...io sono addicted ormai al 300% a questa storia...è così vera...e la scena di quando Aedie e Pierre entrano a fare colazione mi ha proprio saputo di "casa" di quei telefilm dove si vede la cucina perfetta e carinissima e dalla finestra si vede il giardinetto e tutte le altre casette..oh sis è veramente incredibile questa storia...spero che ancora ci siano valanghe e valanghe di capitoli perchè non potrei sopportare il fatto che finisca tanto presto! :D
 
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181 replies since 19/5/2008, 16:43   2251 views
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